La cambiale è quello strumento che permette di posticipare un pagamento quando non si dispone di liquidità e garantisce il creditore nell’ipotesi di mancato pagamento da parte del debitore. Esistono due tipi di cambiale: il vaglia cambiario e la cambiale tratta. In questo articolo ci occuperemo principalmente della seconda tipologia, cercando di spiegare cos’è e quali sono le sue principali caratteristiche.
Cambiale tratta, chi la emette? Ecco le caratteristiche
Cominciamo col dire cos’è una cambiale: la cambiale è un titolo di credito che attribuisce al possessore il diritto a farsi pagare una determinata somma di denaro, alla scadenza e nel luogo che sono indicati sul titolo. In base al luogo, la cambiale può avere validità anche in ambito internazionale, come nel caso di cambiale tratta internazionale. Il creditore può scegliere se far girare la cambiale oppure attendere la scadenza del termine e presentarla per l’incasso. La cambiale costituisce titolo esecutivo, ciò significa che, in caso di mancato pagamento, il creditore può immediatamente avviare un’azione esecutiva per rivalersi sui beni del debitore inadempiente. Si tratta di un titolo formale, vale a dire che deve avere una forma ben determinata, che è indicata dalla dall’art. 1 del R.D.1669/33, meglio conosciuto come Legge cambiaria, in assenza della quale non è possibile parlare di cambiale ma di mera attestazione di credito.
Compilazione cambiale
Ci sono due diverse tipologie di cambiali: cambiale tratta e pagherò o vaglia cambiario. La Cambiale tratta contiene un ordine di pagamento che un soggetto detto traente, rivolge ad un altro soggetto detto trattario di pagare l’importo indicato nel titolo al soggetto beneficiario. Il vaglia cambiario, invece, si differenzia dalla cambiale tratta in quanto contiene non un ordine di pagamento, ma la promessa dell’emittente di pagare una determinata somma al beneficiario. Si tratta, quindi, di una promessa unilaterale che trova la sua disciplina nell’art. 1987 c.c. e seguenti. Della cambiale tratta fac simile si possono facilmente reperire sul web, digitando la dicitura “cambiale tratta modello” o “cambiale tratta fac simile“.
Cambiale tratta protesto
Come già detto, la cambiale tratta contiene un ordine di pagamento, nel caso in cui questo non dovesse avvenire, la cambiale viene protestata. Il protesto non è altro che l’accertamento in forma solenne del mancato pagamento della cambiale. Esso viene redatto da un pubblico ufficiale, un notaio o un ufficiale giudiziario, il quale dà atto che il titolo è stato correttamente presentato per l’incasso, ma il pagamento non è stato effettuato. Si tratta di un atto formale previsto dall’art. 51 della legge cambiaria, che comporta una serie di conseguenze molto gravi per il debitore inadempiente. Principalmente comporta la sua esclusione dalla vita economica. Il suo nominativo, infatti, viene riportato alla Camera di Commercio, nonché al Sistema di Informazioni creditizie – CRIF – e ne consegue che non potrà ottenere credito dagli istituti bancari, se non determinate tipologie di finanziamento, perché considerato soggetto non affidabile, incontrando notevoli difficoltà anche nell’apertura di un semplice conto corrente. Il protesto può avvenire anche in caso di cambiale tratta non accettata che si ha quando il debitore rifiuti di procedere al pagamento.